La chirurgia è una branca della medicina che utilizza tecniche manuali e strumentali per il trattamento di condizioni patologiche.
Nel corso dell'ultimo secolo lo sviluppo delle conoscenze, la specificità di approccio a determinate malattie ed il loro incremento hanno reso necessario suddividere la chirurgia generale in numerose branche specialistiche.
Alcune dedicate alla medesima patologia generale (ad esempio chirurgia oncologica), altre volte a quella specifica di organo o di apparato (cardiochirurgia, chirurgia orale, chirurgia toracica), o ancora alla medesima finalità (chirurgia plastica e ricostruttiva) o caratterizzate da tecniche peculiari (chirurgia laparoscopica, chirurgia robotica, chirurgia endoscopica).
Trasversale a questi tipi di chirurgia, la microchirurgia prevede l'uso di strumentazione quanto mai delicata e finissima, come lenti telescopiche o microscopio con autofocus per l'ingrandimento del campo operatorio, per ottenere la massima precisione e minimizzare le cosiddette sequele, ovvero tessuti sani adiacenti alla zona di intervento che vengono interessati da imprecisioni oppure da una maggiore asportazione cautelativa (come avviene ad esempio in caso di sospetto di tumore).
La chirurgia può essere identificata nella scienza che si occupa di studiare quelle malattie che potendo essere curate con le mani vengono appunto dette chirurgiche. Considerata una branca delle scienze mediche, in realtà riveste pari dignità, come testimonia la storia della sua evoluzione, delle contrapposizioni e dei percorsi diversificati rispetto alla medicina nel corso di molti secoli e la definitiva riunificazione in un corso di studi universitari comune che conferisce appunto la laurea in medicina e chirurgia.
Essa si interessa dei vari aspetti (eziologia, diagnosi, terapia) di tutte le patologie di sua pertinenza e pertanto è detta chirurgia generale. Tuttavia anche di molte malattie considerate mediche e che possono diventare chirurgiche per vari motivi: complicazioni, non responsività alla terapia farmacologica, scelte del paziente.
Prima di un intervento chirurgico in genere è richiesto il consenso informato del paziente, e una valutazione rischi-benefici dell'operazione, considerate possibili complicanze o rari esiti di sequele locali (quali cicatrici, ipotrofia o fibrosi dei tessuti, ipotonia o limitazione all'abduzione del muscolo, disestesia, alterazioni del profilo o del circolo linfatico), prevenibili con la tecnica o trattabili successivamente.