GUIDA AI SERVIZI AST

AREA SALUTE MENTALE

Il Dipartimento di Salute Mentale svolge il complesso di funzioni di prevenzione, cura e riabilitazione relative alla salute mentale e di organizzazione degli interventi rivolti alla tutela dei cittadini. E' organizzato in modo da assicurare nella sua articolazione dipartimentale, la gestione in forma unitaria di tali funzioni e opera in stretto collegamento con gli altri servizi socio - sanitari del territorio.

Ha il compito di:

  • curare i rapporti con la Direzione Generale della Azienda,
  • garantire il necessario coordinamento tra le unità operative afferenti al DSM nonché il raccordo di queste con le altre strutture e unità operative funzionalmente connesse sia con Enti o altri soggetti pubblici o privati suscettibili di contribuire alla ottimizzazione degli Interventi;
  • assicurare che l'attività delle Unità Operative si svolga nel rispetto degli indirizzi e degli obiettivi fissati dall'Azienda
  • gestire le risorse assegnate dal Direttore Generale dell'azienda per i Servizi Psichiatrici
  • curare gli adempimenti amministrativo-contabili ivi compresa la tenuta dei registri del personale e dell'utenza;
  • controllare le modalità di gestione da parte delle Unità Operative delle risorse loro assegnate nell'ambito del budget attribuito al Dipartimento
  • organizzare e gestire un sistema informativo basato sui flussi di dati provenienti dalle singole Unità Operative in collegamento con il sistema informativo aziendale e regionale per la Salute Mentale
  • svolgere attività di ricerca in particolare sulla qualità ed efficacia degli interventi e garantire l'aggiornamento e la formazione del personale,
  • svolgere attività di informazione, comunicazione ed educazione alla Salute Mentale;
  • controllare l'operato di soggetti convenzionati con l'Azienda;

Il concetto di salute mentale si riferisce ad una condizione di normalità, benessere e/o equilibrio di tipo affettivo, emotivo, neurobiologico, del tono dell'umore, cognitivo e comportamentale; il costrutto si presta però difficilmente ad una definizione univoca e condivisa: per l'Organizzazione mondiale della sanità, non esiste una definizione "ufficiale" del concetto di salute mentale.

L'ambito di riferimento è la psichiatria, la psicologia clinica, l'antropologia e la sociologia.

ASUR offre assistenza diversificata per tipologia di problematica strutturandosi come segue:

  • centri di salute mentale (CSM), per l'esecuzione di interventi sul territorio;
  • servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC), per l'assistenza ospedaliera;
  • centri diurni e day hospital, per attività riabilitative in regime semi-residenziale;
  • strutture per attività riabilitative in regime residenziale.

Presso ogni Area Vasta è presente un dipartimento di salute mentale, con un direttore e personale sanitario misto (psichiatri, tecnici della riabilitazione psichiatrica, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, infermieri, terapisti occupazionali, oss), dove il paziente si può rivolgere e trovare una gamma di risposte diversificate a seconda del suo problema.

Il "progetto terapeutico" si compone di diverse attività integrate: terapie di vario genere ambulatoriali (farmacologiche e psicoterapeutiche), centri diurni con attività di sostegno e socializzanti, day hospital, comunità protette, comunità alloggio, convivenze guidate, misure per l'inserimento lavorativo, ricovero in ospedale (servizio psichiatrico di diagnosi e cura) e in case di cura. La rete dei servizi così strutturata, spesso non sufficiente per il bisogno espresso, deve trovare collaborazione con gli altri servizi socio-sanitari presenti sul territorio di riferimento.

Il ricovero in ospedale è generalmente volontario, ed è proposto solo in condizioni di particolare gravità, indipendentemente dalla "pericolosità sociale". Gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione relativi alla salute mentale sono attuati dai servizi e dai presidi territoriali extra-ospedalieri; in tal modo i pazienti continuano a godere dei propri diritti civili e della propria autodeterminazione.

Eventuali accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori (ASO e TSO) possono essere disposti dall'autorità sanitaria, nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici, compreso il diritto di libera scelta del medico e del luogo di cura. I suddetti accertamenti devono essere accompagnati, quindi, da iniziative assistenziali che assicurino il consenso e la partecipazione della persona obbligata. In tal modo si cerca di ridurre il ricorso ai trattamenti sanitari obbligatori, e a promuovere lo sviluppo di iniziative di prevenzione e di educazione sanitaria.