L'oncologia è la branca specialistica della medicina che concerne lo studio e il trattamento dei tumori.
Neoplasia è la proliferazione anomala e incontrollata di cellule in un tessuto o in un organo del corpo. La maggior parte delle neoplasie proliferano a formare masse (più o meno) distinte dalla zona in cui sorgono. In questo senso il termine neoplasia è usato come sinonimo di tumore (dal latino tumeo, gonfio).
Le neoplasie maligne hanno la proprietà di invadere le strutture adiacenti e la capacità di diffondersi ad altri organi attraverso il sistema linfatico e il circolo ematico.
Il termine cancro è solitamente impiegato come sinonimo di neoplasia maligna. La forma di cancro più frequente è il carcinoma, una classe di tumori maligni che sorgono dalle cellule epiteliali nella pelle, nel tratto gastrointestinale e in altri organi interni.
Grading e stadiazione
A livello clinico il "grado" e lo "stadio" del tumore sono fattori aggiuntivi importanti, che influenzano la scelta del trattamento e permettono la formulazione di una prognosi. Il grado si basa su una combinazione di parametri istologici, in particolare il livello di atipia nucleare e la differenziazione cellulare, che riflettono l'aggressività di un tumore.
Viene regolato numericamente (grado 1-4) o in maniera descrittiva ("alto" grado, "basso" grado).
In generale, fra atipia nucleare e differenziazione esiste una correlazione inversa; più è elevato il grado di atipia nucleare, meno differenziate risultano le cellule tumorali; un cancro di basso grado è usualmente costituito da cellule ben differenziate.
La chemioterapia dei tumori è un trattamento terapeutico che consiste nella somministrazione di più sostanze chimiche allo scopo di eliminare le cellule tumorali e impedirne la proliferazione. Nel corso della terapia vengono eliminate anche quelle cellule sane che, come quelle tumorali, sono caratterizzate da una veloce replicazione.
Di solito vengono somministrati più farmaci antineoplastici secondo una procedura chiamata polichemioterapia. Lo scopo principale di un regime polichemioterapico è evitare la selezione di una popolazione neoplastica resistente ai farmaci (resistenza).
Inoltre l'effetto di una associazione di farmaci è in genere superiore (sinergismo) alla somma degli effetti dei singoli agenti utilizzati in monoterapia: questo consente di ottenere gli stessi risultati con un dosaggio più basso e conseguentemente con minori effetti tossici per l'organismo. Questo è particolarmente importante per farmaci che hanno, come gli antineoplastici, un basso indice terapeutico.
La radioterapia è una terapia medica consistente nell'utilizzo di radiazioni ionizzanti. La radioterapia è utilizzata soprattutto nel trattamento di forme di tumore per danneggiare il patrimonio genetico delle cellule malate e impedire così che proliferino, mentre è poco impiegata in patologie non oncologiche.
La radioterapia può essere curativa in un certo numero di tipi di cancro, se confinati in una zona del corpo sulla base della classificazione TNM della lesione stessa.
È prassi comune combinare la radioterapia con la chirurgia, con la chemioterapia, con l'ormonoterapia e l'immunoterapia. Lo scopo esatto del trattamento (curativo-radicale, adiuvante, neoadiuvante, terapeutico o palliativo) dipenderà dal tipo di tumore, dalla posizione e stadio, nonché dalla salute generale del paziente.